Oh neve, candido velo, che il monte abbracci,
scintilli al sole come manto regale,
sei tu l’avorio che il cielo dispacci
per ornare la festa del sacro Natale.
Tra i pini austeri, scolpiti dal gelo,
si leva un canto, vibrante e profondo:
è il maestro che solca con animo e zelo
la pista che sfida il respiro del mondo.
Guida sovrana, alata figura,
là dove l’alpe si fa più severa,
tu doni al piede la danza sicura,
"Oh, allievo mio," il maestro proclama,
"impara dal vento che soffia leggero,
trova il ritmo che il cuore reclama,"
E là, nel bianco impero d’incanto,
è Natale che giunge con dolce rimpianto,
è la notte che brilla di gioia novella.
Oh monti solenni, vegliate il mistero!
Il maestro sfida il gelido assalto,
ma nei suoi occhi, vivi di un fuoco sincero,
splende la grazia del cielo più alto.
E così, sotto l’astro che il mondo rischiara,
tra risa di bimbi e lo slancio del cuore,
il Natale s’intesse di neve e di gara,
e il maestro di sci ne fa il suo splendore.
BUON NATALE A TUTTI VOI!
SCUOLA SCI NAZIONALE!
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